sabato 16 maggio 2015

Tecnologia sovietica: il Progetto 279

Progetto 279: un carro armato per scenari di guerra nucleare.


Rinforzato contro il fallout radioattivo e contro le onde d'urto delle esplosioni nucleari (corazza esterna da 180-200mm di spessore), motore diesel 16 cilindri da mille cavalli a 2400 giri, trasmissione idromeccanica, cambio automatico a tre marce, sospensioni idropneumatiche indipendenti. L'equipaggio previsto è di quattro uomini (ufficiale, comandante, artigliere e motorista - i primi tre in torretta, l'ultimo nel vano inferiore).


Avendo quattro cingoli, distribuisce meglio il proprio peso sul terreno (0,6 kgf/cmq) per cui supera facilmente ostacoli ed è adatto a marciare sulla neve e terreni fangosi, anche se non è veloce e agile come i carri armati tradizionali a due cingoli. Il cannone è il classico M-65 da 130 mm (con quattordici proiettili da 130mm di calibro a disposizione e un rateo di 7 colpi al minuto), più una mitragliera da 14mm (con 300 proiettili a disposizione). I sistemi di mira sono elettroidraulici e attrezzati per la visione notturna.


Il progetto venne realizzato e collaudato nel 1959, ma la produzione di massa non partì mai a causa degli elevati costi di realizzazione. Gli esemplari delle foto sono al museo dei veicoli armati a Kubinka, nella regione di Mosca.

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